Candela cocktail – Cocktail candle

Questa candela è perfetta per le festività natalizie, adoro queste candele create con cera in gel che sembrano dei veri cocktail!!

Ecco l’occorrente per poter realizzare una candela:

• cera in gel trasparente q.b.
• 2 pentolini uno più grande dell’altro
• 1 bicchiere da cocktail con calice a cono
• 1 bastoncino di cannella
• 1 anice stellato
• 1 rametto di bacche finte
• 2 o 3 cubetti di ghiaccio finti in vetro
• 1 fiocco di neve dorato tridimensionale
• 1 cordino dorato sottile
• 1 stoppino cerato per candele
• 1 tubetto di colore ad olio rosso
• 1 paio di forbici
• carta da forno

Esecuzione:

Per cominciare è importante proteggere il piano di lavoro, io solitamente per le candele uso la carta da forno perché la cera una volta solida si stacca molto facilmente. Ho preso il bicchiere da cocktail e lo posto sulla carta da forno.

Ho preso i due pentolini, e in quello più largo ho versato un po’ di acqua e poi l’ho messo sul fuoco e vi ho inserito l’altro pentolino. Dentro al secondo pentolino con un cucchiaio ho inserito la cera in gel, circa 4/5 cucchiai, dipende dalle dimensioni del bicchiere. Una volta sciolta tutta la cera la coloro a piacere con una goccia di colore ad olio rosso, quando il colore sarà diventato uniforme, si può versare lentamente la cera nel bicchiere da cocktail per poco più di metà.

Ho aspettato qualche minuto e poi ho inserito nel bicchiere un bastoncino di cannella e il rametto di bacche. Poi ho lasciato solidificare, per accelerare il tutto si può posizionare il bicchiere per un’oretta nel frigorifero.

Successivamente ho appoggiato sulla cera solidificata i finti cubetti di ghiaccio e l’anice stellato e ho versato il resto della cera nel bicchiere fino ad arrivare a circa 1 cm dal bordo del bicchiere.

E ancora una volta ho lasciato solidificare la cera gel.

Nel mezzo del bicchiere a questo punto ho infilato lo stoppino cerato tagliando l’eccesso con un paio di forbici. Con il cordino dorato ho fissato, alla base del calice, il fiocco di neve dorato. Ed ecco l’effetto finale “cheers”!